Critica Paolo Tieto, 2003

Critica Paolo Tieto, 2003
 


Figura originale, fine e sensibile sulla scena dell'arte grafica del Veneto e del Paese, Gabriele Bordignon nelle sue opere dimostra di sapersi accostare all'essere profondo di persone e cose e quindi farlo proprio, riviverlo, mediante immagini segniche, in tutta la sua specificità ed interezza.


La sua forte predisposizione per il segno puro, per l'immagine grafica, lo ha portato a dedicarsi con impegno e notevoli risultati all'arte calcografica di cui applica ogni segreto, astuzia e stratagemma per conseguire particolari effetti, per poter pervenire a risultati inusuali, di straordinario effetto, in particolare attuando l'acquatinta, la tecnica dagli effetti chiaroscurali accentuati, decisi, che conferiscono alla raffigurazione forti contrasti luministici, duri stacchi tra parti in luce e spazi adombrati. Questa maniera di conferire aspetto al proprio pensiero gli è particolarmente congeniale, trova perfetto l'accordo con il personale carattere, con tutto l'io intimo, portato alla grazia e al fascino estetico delle persone e delle cose in generale, ma anche, e più ancora, alla loro realtà interiore, al loro essere autentico. E ciò sia quando delinea una composizione floreale o un paesaggio, sia quando raffigura immagini allegoriche le quali, di norma, nella peculiarità di forti stacchi tonali, presentano la ragione prima del loro mistero, della loro enigmatica essenza. In queste raffigurazioni, probabilmente, Bordignon offre il meglio di se stesso, in quanto può dare sfogo liberamente ad ogni fantasia, può "giocare" a piacere sulle infinite gradualità di un bruno o di altro colore, pervenendo regolarmente alla fine ad un risultato di grande, perfetta armonia, di sincrona concertazione, di magico effetto. Risultati cui giunge del resto, immancabilmente, anche quando si dedica alla realizzazione di immagini a tema sacro, di realtà attinenti con il divino e quindi con il mistero, a quanto difficilmente può trovare spiegazione attraverso le anguste visioni della razionalità umana.


 


Giugno, 2003                                                                              Prof.Paolo Tieto